Nella Questura di Potenza si è tenuta una cerimonia di commemorazione di Francesco Tammone, Agente Scelto della Polizia di Stato, Vittima del Dovere e Medaglia d’oro al valor civile, ucciso a 26 anni, la sera del 10 luglio 1996.
Nel giorno del tredicesimo anniversario della sua morte, il Questore di Potenza, ha presieduto la cerimonia per “il sacrificio di Tammone”, in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che quella tragica sera, durante un servizio di controllo del territorio in un quartiere periferico del capoluogo potentino, veniva colpito a morte da alcuni colpi di pistola esplosi da un pregiudicato del posto, in regime di semilibertà. Restava così Vedova la giovane moglie Claudia, e orfana la figlioletta Stefania, di appena 2 mesi.
E ieri, 10 luglio, nell’atrio della Questura è stata deposta una corona di alloro dinanzi alla lapide intitolata al Poliziotto scomparso. Alla cerimonia hanno presenziato il Prefetto di Potenza, il Sindaco del capoluogo, il Presidente della Provincia nonché Sindaco del Comune di Albano di Lucania, paese di origine di Tammone ed i Comandanti provinciali delle Forze dell’Ordine. A ricordarlo come ogni anno i familiari, i Funzionari della Polizia di Stato della Questura e delle Specialità e tantissimi colleghi, molti dei quali ebbero modo di conoscerlo ed apprezzarlo. Presente alla cerimonia anche una delegazione dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato con il proprio labaro. Alla deposizione è seguito un momento di preghiera officiato dal Cappellano della Polizia di Stato Padre Pietro Anastasio.