Lunedì 15 luglio, a Palermo, si è tenuta la cerimonia di intitolazione di due aule della Scuola Superiore di Polizia una a Ninni Cassarà, Capo della Squadra Mobile di Palermo caduto sotto i colpi della mafia il 6 agosto 1985, e l’altra a Giovanni Liguori, un altro poliziotto morto durante l’adempimento del proprio dovere, Dirigente del 1° Reparto Volo a Pratica di Mare deceduto nello schianto dell’elicottero su cui si trovava.
Ospite dell’importante evento è stato un commosso Presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha elogiato il valore straordinario di persone come quelle protagoniste della cerimonia, ricordando come Cassarà, con impareggiabile coraggio, nel corso di un’udienza in tribunale “aveva apertamente accusato i cugini Salvo, coloro che in quel periodo avevano in mano il potere in Sicilia”, nonché di come Paolo Borsellino, nella sua ultima intervista, raccontò che Cassarà, davanti al cadavere di Beppe Montana disse ‘così finiremo tutti’. Aveva la consapevolezza del suo destino – ha sottolineato Grasso -, ma continuò a contrastare la criminalità mafiosa”, e proprio in questo risiede l’esempio eccezionale di uomini come i due Poliziotti omaggiati a Roma.
“Le persone che seguiranno il loro esempio con la carriera in Polizia – ha poi concluso il Presidente del Senato -, potranno ricordare ciò che significa servire lo Stato fino all’estreme conseguenze”.