Marghera (VE), 30 Aprile 2014
Assemblea Generale della Fervicredo, tante conferme e nuovi innesti nel Cda, Schio: “Una giornata speciale vissuta fra il bisogno e il dovere di ricordare e la voglia e la forza di rivivere” “Una giornata che resterà scolpita nei nostri cuori. Ha rappresentato questo, al di là delle necessarie incombenze per garantire la fisionomia della nostra Associazione, il 28 aprile del 2014. A quindici anni da quando Fervicredo ha visto la luce, trovarsi tutti insieme, così tanti, così motivati e così rinnovati nello spirito e nella volontà di raggiungere i nostri obiettivi al servizio di chi ha bisogno di noi, e accompagnati da nuovi straordinari compagni di viaggio che hanno aggiunto un contributo prezioso alle nostre stesse vite, ci ha dato ben di più di quanto noi stessi avremmo mai potuto pensare. Ecco perché la prima parola che ci viene spontaneo pronunciare, all’indomani di un anniversario indimenticabile, è grazie! Poi, inevitabilmente, sentiamo di dover dire che siamo ancora qui, fervidamente impegnati, con la forza di rivivere che ci ha fatto compiere il passo di metterci insieme per gli altri e che, ne sono certo, ci porterà ancora molto lontano”. E’ tutto racchiuso in questo pensiero di Mirko Schio, appena confermato Presidente dell’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), il senso ed il succo dell’importante appuntamento che ha visto riunirsi nel quindicesimo anniversario della nascita della Onlus l’Assemblea Generale dei soci, giunti da tutta Italia, fra l’altro, per rinnovarne il Direttivo. Ma ben prima di questo la riunione si è aperta all’insegna del calore umano e della sentita partecipazione fin dai primi saluti portati da tanti amici di Fervicredo – fra i quali professionisti che da tempo garantiscono il proprio impegno per l’Associazione – ed anche importanti figure rappresentative sul territorio, tra cui il Questore di Venezia, Vincenzo Roca, che ha regalato, ben al di là dell’apparizione di circostanza, un intervento toccante e profondamente vero. La prima parola d’ordine dell’intera giornata, inevitabilmente, è stata “ricordare”, “perché – spiega Schio – il vero punto di partenza per chi si pone l’obiettivo di migliorare il futuro non può che essere guardare al passato, e raccogliere e onorare l’eredità d’amore di chi, con il proprio sacrificio, ha segnato la via maestra”. Ed allora nella giornata del 28 aprile il pensiero non poteva che correre alla coraggiosa figura di Antonino Copia, l’Agente di Polizia morto proprio in questo stesso giorno dell’ormai lontano 2009, in un incidente stradale avvenuto mentre era in servizio su una Volante a Mestre. Fervicredo non ha voluto solo dedicargli una compassata commemorazione, ma far rivivere l’immagine di un giovane valoroso uomo di appena 27 anni per generare in ciascuno dei partecipanti all’Assemblea la dovuta immancabile riflessione sull’essenza stessa del tributo umano e professionale che si compie nel momento in cui si sceglie di indossare una divisa, qualunque essa sia. Un tributo che è totale e persino feroce, non lasciando spazio a tentennamenti ed a riserva alcuna, anche quando c’è da mettere in gioco la propria vita. Ma anche un altro “astro” ha illuminato la platea dell’Assemblea, è stata la stella di Maria Letizia Scantamburlo, compagna di Sergio Gori, il direttore del Petrolchimico di Porto Marghera ucciso a Mestre dalle br il 29 gennaio 1980, scomparsa lo scorso anno ma da tempo assurta, grazie ai suoi gesti concreti che spesso l’hanno vista impegnata a fianco di chi opera per le vittime di ogni criminalità e a difesa della legalità e dell’impegno verso i più deboli, a simbolo di forza e coraggio e straordinario senso civico. Nel pensiero di persone all’incomparabile statura morale e spronati dal loro esempio, si è passati poi a toccare il cuore dell’attività di Fervicredo, ad approfondirne le iniziative già intraprese, ad illustrarne l’impegno passato e futuro, ad aggiornare i presenti su tutti i vecchi e nuovi strumenti legislativi a disposizione nel perseguimento dei fini dell’Associazione, e soprattutto a progettare i nuovi impegni. Non è mancata, affidata soprattutto all’intervento del Presidente Schio, una lunga ed approfondita disamina dei diversi e numerosi impegni della Onlus. Impegni tesi ad affrontare le difficili problematiche per la cui soluzione Fervicredo si batte, e rispetto alle quali sono state illustrate tutta una serie di importanti indicazioni ai soci intervenuti. Impegni che non si limitano all’attività di patronato ed alla gestione delle numerose pratiche che l’Associazione porta avanti nell’interesse di centinaia di Feriti e Vittime della criminalità e del lavoro e delle rispettive famiglie, condotte per mano nel labirinto di una burocrazia che rischia di annientare, nei fatti, i loro diritti e le loro legittime aspettative, ma che vedono Fervicredo in una costante attività di interazione anche e soprattutto con le Istituzioni, alla ricerca di soluzioni adeguate a troppe vitali questioni irrisolte, quali, ad esempio, i limiti al collocamento obbligatorio dei soggetti contemplati dalla normativa, adeguamento e perequazione dei vitalizi, inadeguatezza delle procedure di valutazione del danno sotto vari profili – non ultimo quello relativo alle gravi violazioni della privacy commesse nelle comunicazioni dei dati sensibili dei soggetti interessati fra le varie Amministrazioni -, e molto altro ancora, fino all’annoso e dominante problema della mancata totale equiparazione delle Vittime del Dovere e della criminalità organizzata alle Vittime del terrorismo. Questioni che, da ultimo, sono state oggetto anche di una recente approfondita missiva di Fervicredo all’indirizzo dei Ministri della Difesa e dell’Interno, nonché del Presidente del Tavolo Tecnico per l’attuazione della normativa in materia di Vittime del Dovere. Si è passati poi all’indispensabile approvazione del bilancio consuntivo e di quello preventivo, prima del rinnovo delle cariche dell’Organismo che ha visto la piena riconferma dei volti “storici” di Fervicredo: con Mirko Schio Presidente, Angelo Cellura Vice Presidente Vicario; Riccardo Mattioli Vice Presidente; Silvio Busato Tesoriere; Maurizio Trevisan Segretario; ed i Consiglieri Katia Stabile, Franco Maccari, Roberto Verga, Marco Buschini, Massimo Moschioni, Luigi De Marco, cui si sono aggiunti i due nuovi membri Paolo Petracca – Maresciallo dei Carabinieri – e Domenico Alfano – orfano di un Vigile del Fuoco – entrambi Vittime del Dovere. “La nostra più grande e straordinaria soddisfazione – aggiunge Schio – è stata però nominare due nuovi soci onorari, che sono per noi davvero un ‘faro’ nel mare in tempesta che chi ci onoriamo di assistere attraversa per raggiungere il soddisfacimento dei propri diritti”. Uno è il dottore Giovanni Frezza, da tempo attivamente impegnato non solo nella vita della comunità che ha servito in diverse maniere, ma soprattutto nell’opera di Fervicredo che ha sostenuto e aiutato encomiabilmente. E l’altra è Caterina Franzoi Menegazzi – la madre di un giovanissimo Giovanni, Agente della Polizia Stradale di Mestre, deceduto nel febbraio del 1995, mentre accorreva sul luogo di un incidente – che nel suo inarrivabile ruolo di chi ha vissuto con doppio sacrificio la lealtà verso uno Stato cui ha donato il suo stesso figlio, ha scosso l’animo e il petto di ogni singola persona presente con una testimonianza che ha reso impossibile trattenere la commozione. “Mamma Caterina – conclude Schio – è per noi veramente l’emblema vivente dell’amore incondizionato, del coraggio, della generosità, dell’amore per gli altri, di tutto ciò cui tendiamo e che abbiamo a mente ogni attimo delle nostre giornate tenendolo stretto e suggellato nel motto da cui siamo partiti quindici anni fa, e da cui ripartiamo con rinnovata energia oggi, lasciandoci sospingere dalla ‘forza di rivivere’”.
Per gentile pubblicazione.
Fervicredo
Associazione Onlus