La città di Catania ha tributato il proprio omaggio a Beppe Montana, il Commissario di Polizia ucciso dalla mafia nell’estate 1985, a Porticello, frazione di Santa Flavia, nel Palermitano. Ieri, 11 marzo, la cerimonia in onore del Poliziotto, con l’intitolazione alla sue memoria di una piazza nel quartiere catanese di San Giovanni Galermo e di un campetto di calcio che adesso portano il suo nome. Presenti oltre alle autorità civili, militari e religiose di Catania, anche Gigi e Dario, fratelli del poliziotto ucciso e i suoi familiari, nonché il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, che ha rimarcato l’importanza del sacrificio degli uomini di stato come Beppe Montana.
E proprio il volto dell’eroe antimafia campeggia su un murales realizzato nella parte sinistra della piazza assieme ad una frase tanto cara a Montana: “I nostri successi non sono solo il frutto di investigazioni, ma anche del progresso culturale”. La piazza, ha detto il Capo della Polizia deve diventare “luogo di incontro per i giovani, la conoscenza è il ricordo di un uomo, di un eroe della Polizia di Stato, di un rappresentante delle Istituzioni, deve fare rinascere in coloro che non ce l’hanno e di rafforzare in coloro che ce l’hanno il senso di legalità e il senso delle istituzioni”.
“Catania vuole onorare Beppe Montana, a trent’anni dalla sua barbara uccisione – ha detto il Sindaco, Enzo Bianco -, per il suo eroismo ma anche per la strada che ha saputo indicarci, quella della parola e dell’impegno civile”.