Si è tenuta oggi, 19 giugno, a Roma, la commemorazione del Vice Questore Sebastiano Vinci, ucciso a colpi d’arma da fuoco il 19 giugno del 1981, quando era Dirigente del Commissariato Primavalle. L’omaggio alla memoria di Vinci è stato reso dal Questore di Roma, Nicolò D’Angelo, che nel corso della cerimonia tenutasi in occasione del 34° anniversario della morte del Poliziotto, ha voluto ricordare il contributo della Polizia di Stato nella lotta al terrorismo. Il Questore ha deposto una corona d’alloro sulla lapide collocata all’interno del Commissariato “Primavalle”, anche a nome del Capo della Polizia – Prefetto Alessandro Pansa -.
Il 19 giugno del 1981 Vinci, allora 44enne, si trovava a bordo dell’autovettura di servizio, condotta dall’agente Pacifico Votto. Erano le 13.30 quando il veicolo, fermo ad un semaforo all’incrocio tra via S. Cleto Papa e via della Pineta Sacchetti, venne attaccato da un commando terroristico delle Brigate Rosse, composto da quattro giovani, tra cui una donna. Il Funzionario, gravemente ferito da numerosi colpi d’arma da fuoco esplosi dal commando, morì poco dopo al policlinico Gemelli. L’autista, sebbene gravemente ferito, riuscì a reagire rispondendo al fuoco e mettendo in fuga i terroristi. Poche ore dopo, l’attentato venne rivendicato con una telefonata giunta alla redazione del quotidiano “Il Secolo d’Italia” dalle “Brigate Rosse – Colonna XXVIII marzo” che nei giorni successivi fecero anche rinvenire in varie zone della Capitale dei volantini a firma “B.R.”.