Marghera (VE), 12 Gennaio 2016
Il cordoglio di Fervicredo per la morte dell’Appuntato dell’Arma dei Carabinieri Gianluca Sciannaca: “Servitore fedele, silenzioso, generoso, e proprio per questo amato da tutti. Vittima del Dovere, fulgido esempio dell’onore e della serietà di un Eroe di tutti i giorni” “Una sera qualsiasi di un giorno prefestivo”. Se ne è andato così Gianluca, per usare le esatte parole del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri che ha voluto rendergli omaggio… E’ finita così, per sempre, la vita di “un Carabiniere esemplare, che in silenzio per diciotto anni ha compiuto il suo dovere distinguendosi ovunque sia stato per professionalità, impegno, abnegazione, serietà, continuità silenziosa senza alcuna ricerca della ribalta”. La vita di Gianluca è finita per sempre esattamente per questo, “per aver fatto fino in fondo il suo dovere” ha scandito il Generale Tullio Del Sette. Ed a quella incommensurabile fedeltà e serietà faceva da contraltare “una carica di umanità e di generosità straordinaria” hanno aggiunto i colleghi di Gianluca, che amano parlare di lui in una maniera significativa: “Una persona normalissima!”. Ma quanto incomiabile valore in quella “normalità” fatta di un diuturno impegno di solidarietà e di vero amore per gli altri! Una “normalità”, una capacità di “lavoro silenzioso”, una “mancata ricerca della ribalta” che, guarda caso, gli sono valsi l’affetto e il rispetto dell’intera comunità, in aggiunta e al di là di quelli dei suoi colleghi di lavoro. “A Gianluca volevano bene tutti, ma proprio tutti. Gli portavano rispetto i colleghi, i civili, e persino i pregiudicati…” è ancora il ricordo degli amici Carabinieri. E cosa aggiungere di più significativo! Una sera qualsiasi di un giorno prefestivo… Parole asciutte che vogliono e riescono a pesare come macigni sul cuore di chi, ascoltandole, si rende conto di quanto superficialmente sia considerato spesso il lavoro e l’impegno degli Appartenenti alle Forze dell’Ordine. Morto “semplicemente” facendo un sopralluogo dopo la segnalazione di un possibile furto, precipitando nel vuoto, inghiottito da buio, fino allo schianto fatale. “Le circostanze della morte di Gianluca, proprio perché testimoniano quell’impegno continuo e costante e profondo in ogni singola e minima cosa, anche in quei servizi che possono apparire routinari e persino banali a chi non svolge questo lavoro, ne fanno un altissimo e mirabile esempio di Vittima del Dovere, di fronte al quale noi, ancora una volta purtroppo, ci stringiamo con tutta la forza dei nostri sentimenti di massimo rispetto ed affetto” ha sottolineato Mirko Schio, Presidente dell’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), esprimendo il cordoglio per la morte dell’Appuntato Gianluca Sciannaca, 41 anni, deceduto giorno 9 gennaio a Ramacca, in provincia di Catania, dopo il crollo di un abbaino dal quale è caduto, per un’altezza di circa dodici metri, mentre stava svolgendo un sopralluogo in un edificio in cui era stato tentato un furto. “Siamo qui per rendere omaggio a Gianluca, un nostro Eroe e una Vittima del Dovere” ha detto ancora Del Sette, presente ai funerali dell’Appuntato insieme ai Vertici dell’Arma della Sicilia e di Catania. Ma quella cerimonia funebre ha confermato una volta di più che Gianluca non è solo un Eroe dell’Arma, ma un Eroe di tutti. L’intera popolazione della sua Militello Val di Catania, dove era nato, ha gremito la chiesa e le vie circostanti, e fra la folla che sciamava tutt’attorno, mescolati in mezzo alle decine e decine di divise dei carabinieri presenti, c’erano colleghi giunti da diverse parti d’Italia “per dargli l’ultimo saluto – hanno spiegato -, l’ultimo doveroso saluto, perché lui lo meritava, meritava tutta la stima e il rispetto possibile”. Colleghi che nel tempo avevano intrecciato con lui inscindibili legami d’amicizia, che li portavano a riunirsi appena possibile, ritrovandosi per trascorrere insieme ogni occasione. “Non poteva essere altrimenti quando conoscevi Gianluca – è ancora il ricordo commosso e contrito di chi lo ha conosciuto ed ha condiviso con lui indimenticabili momenti –, perché si sentiva con chiarezza la sua sincerità, la sua vera capacità di porgere sempre una mano a tutti, senza distinzioni di sorta e senza alcun secondo fine”. E, oltre al suo particolare attaccamento all’Arma dei carabinieri e al suo non comune senso del dovere, proprio la spontaneità, la semplicità, la solarità, rappresentavano la cifra distintiva di Gianluca Sciannaca, come traspare con evidente chiarezza dalle parole degli amici il cui immancabile pensiero, adesso, è “come ricambiare questa sua generosità d’animo”. “La maniera migliore e doverosa è rendergli omaggio anzitutto con il ricordo, perché rappresenti sempre un esempio per tutti, e di conseguenza proseguendo nel solco di quell’esempio come lui ha mostrato a tutti di saper fare, ma anche e soprattutto – conclude il Presidente di Fervicredo – con il concreto e saldo sostegno che deve essere riservato ai suoi familiari, gli anziani genitori, il fratello e la sorella di Gianluca, rimasti purtroppo orfani dell’amore più caro, e meritevoli di essere messi senza indugi in cima alle priorità di chi voglia davvero tentare di rispondere con adeguato amore a ciò che questo ‘Eroe di tutti i giorni’ ha fatto per gli altri, per tutti noi”.
Per gentile pubblicazione.
Fervicredo
Associazione Onlus
Omaggio a Gianluca Sciannaca mirabile esempio di Vittima del Dovere