COMUNICATO STAMPA
Nassiriya – Al Quirinale cerimonie distinte per Vittime e responsabili della base Fervicredo: «Occasione mancata, Stato ancora una volta irriconoscente»
Fervicredo – Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere stigmatizza la decisione di consegnare domani, domenica 4 novembre 2012, in due cerimonie distinte per orario e luogo, le onorificenze alle Vittime dell’attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003 e quelle ai responsabili della base italiana sfregiata dall’attacco in Iraq. «Non era certo questo il riconoscimento che si aspettavano quei militari che, a 9 anni dall’attentato, ne portano ancora i segni nel corpo e nell’anima e domani non avranno nemmeno l’onore di stringere la mano al Presidente della Repubblica – commenta Mirko Schio, presidente di Fervicredo – una scelta davvero infelice, che ancora una volta purtroppo restituisce l’idea di uno Stato irriconoscente, manchevole proprio nel momento in cui ci si aspetterebbe la massima presenza». I 75 tra feriti e vedove per le missioni di pace verranno insigniti domani della Medaglia d’oro alle Vittime del terrorismo, onorificenza che per la prima volta viene riservata anche agli uomini e alle donne rimasti coinvolti in attentati terroristici all’estero. Per l’occasione la cerimonia, che tradizionalmente
si tiene il 9 maggio, nella Giornata della Memoria, era stata procrastinata proprio con l’obbiettivo di trovare un momento di ancora maggior risalto. E la data infine scelta è delle più significative: il 4 novembre è infatti la Festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate. «È anche per questo che in tanti, tra quei 75, sono rimasti di stucco nel leggere l’invito alla cerimonia di domani: prima la gioia per un segnale, un riconoscimento che aspettavano da 9 anni, e subito dopo la rabbia nello scoprire di essere stati relegati in una cerimonia “di serie b” – continua il Presidente dell’Associazione Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere – mentre il posto d’onore è riservato agli ufficiali responsabili della stessa missione, ai quali verranno conferite le insegne all’Ordine militare d’Italia». Fervicredo torna quindi sulla spinosa questione degli esiti giudiziari della vicenda, che ha portato all’assoluzione dei responsabili della base italiana pur nel riconoscere la loro responsabilità civile, e che quindi non ha portato all’individuazione dei colpevoli. «Sono stati 9 anni carichi di silenzio per le Vittime dell’attentato e la scelta delle Istituzioni, ancora una volta, è stata infelice e priva quelle persone della pur minima consolazione di un riconoscimento ufficiale e pieno – conclude Schio – una nuova, brutta pagina che viene scritta a poca distanza dal blitz (speriamo solo tentato) del Governo con la proposta di tassare le pensioni di guerra e di invalidità. Fervicredo coglie l’occasione per rinnovare il pieno appoggio a tutte le vittime degli attentati terroristici all’estero, e ribadisce il proprio impegno nell’essere sempre al fianco delle vittime e dei loro famigliari, fornendo assistenza sia emotiva che pratica in tante situazioni, anche burocratiche, che da sole faticano a fronteggiare. «Ancora una volta constatiamo come sia la vicinanza di amici, parenti, di tanti semplici cittadini e delle Associazioni l’unico vero riconoscimento su cui queste persone possono contare, in particolare quando gli eventi di cui sono stati vittime sono molto meno “famosi”, e quindi corrono ancora di più il rischio di essere dimenticati» conclude Schio.
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