Marghera (VE) , 9 giugno 2012
Reinquadramento dei famigliari di vittime dei vigili del fuoco assunti nel Corpo, Fervicredo ottiene l’appoggio delle organizzazioni sindacali Fervicredo Onlus – Feriti e vittime della criminalità e del dovere incassa l’appoggio delle organizzazioni sindacali nazionali dei Vigili del fuoco sull’annosa questione del reinquadramento di quei famigliari di feriti o caduti nell’adempimento di attività istituzionali all’interno del Corpo, che sono stati assunti fino al 2005 in virtù delle possibilità offerte dalle normative fino ad allora vigenti. L’obbiettivo è quello di garantire a tutti la permanenza nella sede di servizio attuale, evitando che l’adeguamento dell’inquadramento comporti come rovescio della medaglia trasferimenti che inciderebbero pesantemente sulla vita delle persone coinvolte e delle loro famiglie, già segnate da lutti e difficoltà. L’intesa è stata conseguita al termine dell’incontro che si è tenuto lo scorso mercoledì 6 giugno 2012 nella sala “Pastorelli” del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco in via Genova a Roma, richiesto dal presidente di Fervicredo Mirko Schio, e a cui hanno partecipato i rappresentanti nazionali di tutte le organizzazioni sindacali di categoria (CGIL FP VVF, CISL FNS VVF, UIL PA VVF, COFSAL VVF e USB VVF). «Oramai da tempo l’Associazione Fervicredo è particolarmente vicina alle famiglie e alle vittime dei Vigili del fuoco e da alcuni anni è impegnata nel cercare di porre rimedio all’errata interpretazione che l’Amministrazione del Corpo Nazionale ha dato al Decreto legislativo 217/05, con riferimento al possibile reinquadramento del personale (familiari anche superstiti dei vigili del fuoco, feriti o caduti nell’adempimento di attività istituzionali) assunto fino al 31 dicembre 2005 in virtù di normative precedenti – ricorda il presidente Schio – Con l’introduzione del nuovo ordinamento si è prodotta infatti una forte disparità tra chi, pur in possesso di esperienza, di anzianità di servizio e di adeguato titolo di studio, è tuttora inserito nel ruolo degli operatori e degli assistenti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco per il solo fatto di essere stato assunto in virtù di una normativa di minor favore ormai superata, e chi “neo assunto” si è visto attribuire il livello corrispondente al titolo di studio posseduto, in conformità a quanto prescritto dall’ ordinamento di cui al decreto legislativo 217/2005». L’Amministrazione del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco si è subito opposta all’ipotesi di concedere il reinquadramento ai famigliari assunti entro il 2005, ma a darle torto sono state le recenti sentenze di Tar e Consiglio di Stato, che hanno invece riconosciuto questo diritto. Subito Fervicredo ha quindi coinvolto i sindacati di categoria alla ricerca di una positiva collaborazione per affrontare insieme le possibili problematiche conseguenti a tale reinquadramento, con particolare attenzione alla sede di servizio. «Fervicredo ringrazia per la disponibilità e la sensibilità dimostrata anche nel corso degli anni dal Corpo nazionale nei confronti dell’Associazione e delle famiglie dei vigili del fuoco vittime del dovere – commenta ancora il presidente Schio – in particolare sottolineo come tutti i rappresentanti presenti all’incontro di mercoledì abbiano condiviso il nostro desiderio di far rimanere nella sede di appartenenza il personale interessato dal reinquadramento, impegnandosi a farsi portavoce di questa istanza per trovare un accordo con l’Amministrazione in tempi brevi».
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