Oggi a Roma la cerimonia di intitolazione di una sala del Commissariato San Lorenzo a Roberto Mancini, il poliziotto-eroe che indagò sulla Terra dei fuochi e che a causa di ciò si ammalò di tumore. Il tributo si terrà nel giorno del secondo anniversario della morte di Mancini, scomparso esattamente due anni fa, il 30 aprile 2014. Il suo sacrificio fu riconosciuto dopo una lunga battaglia, passata prima attraverso un indennizzo beffa di cinquemila euro per “malattia derivante da causa di servizio” e culminata poi con l’attribuzione della Medaglia d’oro al valor civile e il riconoscimento dello status di “Vittima del dovere” da parte del ministero dell’Interno. E proprio il Viminale, poi, ha deciso di intitolare alla memoria di Mancini la sala del commissariato San Lorenzo, a Roma, con la cerimonia prevista per oggi cui parteciperanno il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, l’attore Beppe Fiorello, che ha interpretato il poliziotto nel film “Io non mi arrendo”, e il giornalista Sandro Ruotolo. Un epilogo positivo ha inoltre avuto l’altra vicenda riguardante Mancini cui inizialmente, nelle scorse settimane, era stata negata la promozione per merito straordinario proposta dall’allora questore di Roma, Fulvio Della Rocca, a seguito dell’operazione di servizio grazie alla quale il Sostituto Commissario, insieme ad altri 8 colleghi, il 28 marzo 2013 a Roma sventò una rapina a mano armata, arrestò i rapinatori armati di pistola e liberò gli ostaggi. Dopo quella prima criticabile decisione, infatti, nella successiva riunione per la concessione dei riconoscimenti per meriti di servizio a Mancini è stata finalmente data la meritata promozione.