Ci hanno pensato i ragazzi del liceo artistico Manzù di Campobasso a rendere onore alla splendida figura di Giulio Rivera, guardia di pubblica sicurezza, Medaglia d’oro al Valor civile e Vittima del terrorismo, morto in quella che tutti conoscono come la strage di via Fani, in cui venne rapito l’onorevole Aldo Moro, e persero la vita anche gli altri componenti della scorta, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino, Oreste Leonardi e Domenico Ricci.
Grazie alla proposta di alcune docenti del “Manzù”, gli allievi dell’Istituto scolastico hanno realizzato un gigantesco murales sul muro in cemento grezzo che delimita il piazzale destinato all’attività di addestramento e anche per manifestazioni della Polizia di Stato, con immagini che “rispecchiano il senso di appartenenza che caratterizza i poliziotti e il cambiamento necessario che un giovane deve intraprendere per servire il Paese”, come hanno spiegato dalla Questura di via Tiberio.
Il murales, che si estende per 52 metri, riproduce l’immagine di due giovani, in abiti civili, che, oltrepassando una porta immaginaria raffigurata dal logo della Polizia di Stato, ne escono indossando la divisa, facendo simbolicamente ingresso in una nuova vita, ispirata a quella di Giulio Rivera, il giovane poliziotto molisano che ha perso la vita nell’adempimento del proprio Dovere.
Era il 16 marzo del 1978 quando, in via Fani, un commando armato delle Brigate rosse trucidò l’agente Rivera e i suoi colleghi della scorta Zizzi, Iozzino, Leonardi e Ricci, riuscendo così a rapire Aldo Moro. Un drammatico evento che si inserì in una della pagine più buie della storia di questo Paese, in cui moltissimi Servitori dello Stato si sacrificarono a costo della vita.