La scatolina contenente la medaglia stretta tra mani tremanti, uno sguardo velato di malinconia, umile e dolcissimo… queste immagini racchiudono i sentimenti immensi che hanno animato la cerimonia di consegna della medaglia in ricordo di Antonio Mancarella, Assistente Capo in servizio presso la Sezione della Polizia Stradale di Taranto, Vittima del dovere della Questura di Taranto, morto il 19 maggio 1994, deposta fra le mani dei suoi Familiari.
Una doverosa commemorazione nei confronti di un Servitore dello Stato che ha donato la vita rendendo onore al proprio ruolo e alla propria promessa di tutelare gli altri, in un tragico giorno di 29 anni fa, sulla S.S.V. Grottaglie-Taranto.
Era il 19 maggio quando Antonio fu travolto da un veicolo mentre era impegnato in un servizio di pattuglia automontato. Verso mezzogiorno l’auto dell’Assistente Capo Mancarella e di un collega si dispose lungo la strada a scorrimento veloce per disciplinare il traffico particolarmente intenso quando all’improvviso un automobilista, sopraggiunto a forte velocità, investì il poliziotto. Immediatamente ricoverato in ospedale, vi morì poche ore dopo lasciando, a 57 anni, la moglie e due figli.
“La Stradale – ricorda Mirko Schio, Presidente dell’Associazione Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere) – è la specialità della Polizia di Stato che conta il più alto numero di Vittime del Dovere. Una vera e propria ecatombe fra questi valorosi operatori che, quotidianamente, si recano in servizio sapendo bene quanto insidioso sia il proprio servizio, ma continuano a farlo con professionalità, con coraggio, con l’amore e con la dedizione che contraddistinguevano il caro Antonio Mancarella”.