Venezia 29 Marzo 2023
Negata estradizione dei terroristi dalla Francia, Fervicredo: “Scempio senza fine, inaccettabile per i familiari delle Vittime, dovrebbe esserlo anche per il nostro Stato”
“E’ impossibile esprimere la rabbia, il dolore, lo sconcerto dei Familiari delle Vittime e di tutti quelli che hanno patito la ferocia di quei terroristi che, benché identificati, processati e ritenuti colpevoli, non pagheranno per i loro crimini immondi, ma resteranno liberi di continuare la proprie vite indisturbati in Francia. La decisione della Corte di Cassazione francese riaccende e moltiplica una sofferenza mai sopita, inestinguibile, ma che avrebbe preteso quantomeno giustizia e rispetto”.
Così Mirko Schio, Presidente di Fervicredo (Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere), dopo la pronuncia della Corte di Cassazione francese che ha confermato il no all’estradizione di 10 terroristi “rossi” italiani, respingendo tutti i ricorsi presentati dal Procuratore contro la decisione della Corte di Appello di Parigi che a fine giugno aveva deciso il no alla richiesta dell’Italia.
Gli italiani, ricorda la Corte di Cassazione, sono stati giudicati colpevoli a vario titolo, tra il 1983 e il 1995, dalla giustizia italiana, di attentati terroristici, eversione dell’ordine democratico e omicidio aggravato, commessi in Italia, tra il 1972 e il 1982, durante gli “anni di piombo”. La Corte di Cassazione si è rifatta alla decisione della Corte d’appello che “si è pronunciata sfavorevolmente su tali richieste di estradizione, ritenendo che diversi ricorrenti sono stati giudicati in contumacia, senza aver avuto la possibilità di difendersi in un nuovo processo…” e che “la quasi totalità dei richiedenti hanno vissuto in Francia per circa 25-40 anni, un paese in cui hanno una situazione familiare stabile, sono inseriti professionalmente e socialmente, senza più nessun legame con l’Italia, cosicché la loro estradizione causerebbe un danno sproporzionato al loro diritto al rispetto della vita privata e familiare”.
“E’ scioccante – insiste Schio – leggere come si intenda proteggere il ‘diritto al rispetto della vita privata e familiare’ di delinquenti e assassini, senza alcun minimo riguardo alle vite private e familiari devastate per sempre da criminali senza scrupoli. Per non parlare del fatto che l’estradizione viene ritenuta un ‘danno sproporzionato’, come se ci fosse una pena davvero paragonabile al valore delle vite soppresse da criminali convinti. Come possono i Familiari delle loro Vittime accettare queste parole? E neppure lo Stato italiano dovrebbe accettarle, perché la violenza dei terroristi spezzò l’esistenza di tanti singoli cittadini ma era diretta contro le nostre Istituzioni ed il nostro ordine democratico che, lungamente e faticosamente, è stato difeso sulla carta, senza che ciò si possa tradurre nella reale espiazione di pene sacrosante”.
Associazione Fervicredo
Fervicredo dopo la negata estradizione dei terroristi, scempio inaccettabile