Fervicredo a Treviso per l’intitolazione in onore di Paccagnan, Soligo, Murer e Scapinello C’era anche Fervicredo, oggi a Treviso, per l’intitolazione dell’area compresa tra la Loggia dei Cavalieri e via Martiri della Libertà agli agenti della Polizia di Stato Massimo Paccagnan, Fanio Soligo, Andrea Murer e Luca Scapinello, Vittime del Dovere. “Non saremmo mancati per nulla al mondo – ha detto Mirko Schio, presidente dell’Associazione Feriti e Vittime della criminalità e del Dovere -, non solo perché conosciamo e siamo da tempo vicini ai Familiari di questi quattro Servitori del Paese che hanno dato se stessi per gli altri, ma anche perché crediamo fervidamente nell’importanza di ricordare e tributare la dovuta importanza all’esempio fulgido di spirito di servizio e senso del dovere che chi ci ha preceduto ha saputo rappresentare. Quello di oggi non è un mero gesto formale – ha concluso Schio -, è il frutto di un ‘sentire’ che accomuna tutti noi presenti qui, di una scelta di voler indicare agli altri uomini come questi quattro valorosi poliziotti come punti di riferimento, di una volontà di indicare soprattutto ai nostri figli modelli come questi quattro giovanissimi che hanno creduto fino alla morte in ciò che facevano. Quello di oggi è un momento in cui crediamo, ed in cui speriamo possano credere tutti”. L’ispettore Massimo Paccagnan, l’assistente Fanio Soligo e gli agenti scelti Luca Scapinello e Andrea Murer persero la vita il 25 gennaio del 1997 in un incidente stradale sulla statale Pontebbana, tra Villorba e Treviso, avvenuto mentre stavano adempiendo il proprio dovere accorrendo per una rissa. Erano tutti ragazzi giovanissimi, di età compresa tra i 21 e i 27 anni. La scorsa estate la Giunta di Treviso ha deliberato di intitolare l’area, precedentemente compresa in Piazza Crispi, ai quattro agenti che prestavano servizio nella Questura di Treviso, per tramandarne nel tempo la memoria. Alla cerimonia di intitolazione, che arriva a vent’anni dalla morte di questi quattro giovani eroi, era presente il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, ed anche le massime autorità civili e militari, e i rappresentanti istituzionali non solo di Treviso ma anche delle altre municipalità toccate dall’incidente.