Nel giorno del dodicesimo anniversario della sua tragica morte, si è tenuta a Castiglion Fiorentino una lunga serie di iniziative per commemorare Emanuele Petri, il Poliziotto che perse la vita il 2 marzo 2003 sul treno regionale Roma Firenze, ucciso dai terroristi delle Brigate rosse Nadia Desdemona Lioce e Mario Galesi. La cittadina della Valdichiana ha reso omaggio alla memoria dell’Agente con una giornata ricca di eventi organizzati dal Comune e dalla Questura di Arezzo, a partire dalla deposizione di una corona al cippo che si trova nella piazza che porta il nome del Sovrintendente Capo della Polizia ferroviaria, decorato Medaglia d’oro al valor civile, da parte di due operatori della Polizia ferroviaria; passando per la celebrazione di una Messa da parte di Monsignor Colcelli e di don Paolo De Grandi, cappellano della Polizia nella chiesa di San Francesco; poi per l’apertura degli stand dei Reparti Speciali della Polizia di Stato con spiegamento di mezzi e visita degli studenti degli alunni delle scuole di Castiglion Fiorentino e di Tuoro sul Trasimeno; fino a una seduta straordinaria del consiglio comunale.
“Porto la mia testimonianza per i giovani che sono nati 12 anni fa e non sanno chi era Emanuele – ha detto Alma Petri, vedova del Poliziotto ucciso, presente alla commemorazione -. Il ricordo è importante, loro devono sapere cosa è accaduto”.