La Questura di Roma ha commemorato Pietro Scrofana a 43 anni dalla morte. Lunedì una corona d’alloro è stata deposta in ricordo dell’agente morto in servizio il 25 febbraio 1975 per un malore nel corso di una manifestazione in Piazzale Clodio. A ricordarlo, all’interno del commissariato Esposizione, c’era il questore Guido Marino – a nome del Capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli – i familiari, le autorità Civili e militari e numerosi colleghi. Scrofana ebbe una carriera ricca di esperienze. Come responsabile della sezione antimafia ebbe modo di seguire diverse indagini riguardanti la mafia siciliana nel corso delle quali fu anche oggetto di un tentativo di corruzione da parte di un noto esponente di Cosa Nostra americana. Altri incarichi lo hanno visto impegnato nelle vicende riguardanti ordine pubblico e nelle agitazioni del movimento sessantottino. Fu proprio nel corso di una di queste manifestazioni di piazza il 24 febbraio del 1975 che, colpito da aneurisma dell’aorta, venne ricoverato d’urgenza all’ospedale San Camillo. In quel giorno furiosi scontri in piazzale Clodio tra esponenti di estrema destra ed estrema sinistra tennero impegnate le forze di polizia in occasione di un’udienza per la morte dei fratelli Mattei nel famoso “Rogo di Primavalle”. Nonostante le cure ricevute in ospedale Scrofana morì poco dopo la mezzanotte.