La commissione nazionale ambiente di AICS, l’Associazione italiana cultura sport, lancia una sottoscrizione per dedicare una via a Roberto Mancini, conosciuto come il “poliziotto della terra dei fuochi”, e alla sua Squadra, nel comune di Caivano, uno dei più colpiti tra i 57 comuni campani coinvolti nell’oramai famosa quanto tragica vicenda.
Mancini ha dedicato la vita, insieme ai colleghi della Squadra, a quella che oggi tutti conoscono come, appunto, la “terra dei fuochi”. E’ scomparso drammaticamente a causa di un tumore il 30 aprile 2014, mentre un altro agente della squadra è morto di leucemia, e altri due si sono ammalati.
Il primo autorevole sottoscrittore della petizione è Marco Di Lello, segretario della commissione bicamerale antimafia.
“Roberto Mancini – ha affermato Andrea Nesi, responsabile ambiente di AICS – rappresenta un esempio straordinario di impegno per gli altri, per il bene comune anche a costo della propria vita condotto con grande naturalezza e semplicità. Ma sembra che sia scivolato rapidamente nel dimenticatoio. Lui e la sua squadra. Persino cercando sul sito della Treccani, l’unico Roberto Mancini che emerge dalle ricerche è il noto giocatore/allenatore”. “Quella di Roberto Mancini e della sua squadra – ha aggiunto Nesi -, dovrebbe essere una storia da portare nelle scuole di ogni ordine e grado. Emblematica di un modo di pensare ed agire che dovrebbe albergare in ognuno di noi, per quel che ci è possibile. Ma soprattutto di facile comprensione per i giovani sui quali ricadono le aspettative per il futuro ma anche le ricadute di ciò che stiamo compiendo nel presente”.