Un risarcimento da parte del Ministero della difesa riservato alle vittime del dovere: è quanto sono riusciti ad ottenere, dopo una lunga battaglia, i familiari di un sottufficiale della Marina militare e di un operaio civile dell’Arsenale di Taranto. A darne l’annuncio è stato Luciano Carleo, presidente dell’associazione “Contramianto”. I due casi in questione riguardano la morte da mesotelioma causata dall’esposizione all’amianto sulle navi militari e nelle officine dell’Arsenale. Alle famiglie delle vittime spetterà ora una somma a titolo di risarcimento di 200.000 euro e un vitalizio mensile di 1.300 euro per ogni erede. Il rischio amianto sarà inoltre protagonista della Conferenza nazionale sull’amianto in programma a Venezia il 22, 23 e 24 novembre prossimi.