La famiglia Borsellino stamane nella Chiesa di San Francesco Saverio all’Albergheria, comunità impegnata per il riscatto del territorio, a cui è da sempre legata: un gesto mite e forte ha aperto oggi il giorno della memoria delle vittime nel 26esimo anniversario della strage di via D’Amelio. Messa alle 8.30 celebrata dal “parroco di frontiera”, don Cosimo Scordato, per Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli ed Emanuela Loi, “in un momento di preghiera e di condivisione”, spiega la famiglia del magistrato. Mobilitati magistrati, forze dell’ordine, Agende rosse e giornalisti, ma soprattutto bambini e ragazzi che hanno “occupato” via D’Amelio. Qui, nella voragine lasciata dall’esplosione, per iniziativa della madre di Paolo Borsellino, Maria Pia Lepanto, l’anno dopo la strage venne piantumata una piantina di olivo proveniente da Betlemme, grazie alla solidarietà del Movimento per la Pace delle Donne in nero palestinesi e israeliane, della Comunità araba e della Comunità Salesiana di Cremisan e delle Ong Ciss di Palermo e Cocis di Gerusalemme. Un simbolo di rigenerazione, di solidarietà, di pace, d’impegno civile, di giustizia per tutti i popoli. E proprio qui una targa dedicata al magistrato ucciso è stata scoperta dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando alla presenza di Rita Borsellino. È stato questo uno dei momenti salienti del dibattito svoltosi all’Albero della Pace, a pochi metri dal luogo in cui esplose l’autobomba, “Semi di memoria operante. Dedicato a Paolo, Agostino, Claudio, Emanuela, Vincenzo, Walter”, organizzato a cura del Centro studi “Paolo Borsellino”, mentre subito dopo la cerimonia un corteo delle “Agende Rosse” è partito da via D’Amelio per intraprendere la salita di monte Pellegrino. Un evento rispetto al quale ieri l’Associazione nazionale magistrati ha convocato la riunione del comitato direttivo centrale al Palazzo di giustizia. Stamane alle 9.30 tappa dell’Anm al Giardino della memoria di Ciaculli, mentre nel pomeriggio, alle 17.30, al collegio San Pietro a Marsala è in programma una tavola rotonda con due sessioni. Al Parco Uditore piantumazione degli alberi su iniziativa delle Agende Rosse. Contemporaneamente, l’iniziativa del Centro studi Borsellino, “Coloriamo via D’Amelio: animazioni, laboratori, letture per bambini e ragazzi”. Dalle 15, le Agende rosse coordinano gli interventi dal palco in via D’Amelio “Le nuove generazioni respireranno il fresco profumo di libertà?”. Prevista la presenza del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Nel corso della prima parte della manifestazione, spazio alle testimonianze dei sopravvissuti e dei familiari delle vittime di mafia. Alle 16.58, ora dell’eccidio, minuto di silenzio. Poi i lavori delle rappresentanze di studenti di scuole primarie e secondarie. Alle 18 presentazione del libro “La Repubblica delle Stragi”: intervengono Salvatore Borsellino e Roberto Scarpinato. Alle 20 video con materiale inedito “Nuove ipotesi sul furto dell’Agenda Rossa di Paolo Borsellino”. Alle 22 “Le parole rubate”, di Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo. La questura di Palermo ricorda le vittime alle 16,30, a Palazzo dei Normanni, nell’ambito della manifestazione “Frammenti di storia”, che ripercorre l’attività di sopralluogo della Polizia Scientifica in occasione di alcuni attentati ed omicidi particolarmente rilevanti. Alle 17,30, alla presenza del capo della Polizia, Franco Gabrielli, si svolgerà la cerimonia di ricordo delle vittime con deposizione di corone di alloro sulla lapide commemorativa, presso il Reparto Scorte della questura. Alle 18 sulla piazza d’Armi della caserma “Pietro Lungaro”, l’arcivescovo Corrado Lorefice e il cappellano della polizia, don Massimiliano Purpura, concelebreranno una Messa in ricordo delle vittime. Seguirà un momento di ricordo dedicato all’agente Emanuela Loi con la proiezione di un filmato e le testimonianze di alcuni colleghi che condivisero momenti di vita e di lavoro con la poliziotta. La giornata si conclude con la rappresentazione teatrale di un monologo dal titolo “Io Emanuela, agente della scorta di Paolo Borsellino”.
Per gentile pubblicazione.
Fervicredo
Associazione Onlus